Quando vedo il tuo volto stanco
incorniciato dalla chioma bianca,
quando ti lamenti per le tue gambe doloranti
tu, proprio tu
che ai miei occhi eri l’uomo capace
di sollevare il mondo.
Vorrei abbracciarti,
baciarti,
alleviare le tue pene,
le tue sofferenze,
come tu facevi con me
quando ero piccola.
Ma non ci riesco.
Solo un brivido mi sale su per le spalle,
passando dal cuore,
il pensiero, un giorno,
di poterti perdere… mi annebbia la vista.
sarò nella pioggia che ti bagnerà,
nei colori dell’arcobaleno,
sarò nella rugiada la mattina,
nella neve che scenderà leggera.
Sarò nel calore del sole che ti scalderà,
nel bellezza di un fiore,
sarò nel profumo intenso delle zagare,
nella perfezione di una ragnatela,
nel volo di una rondine,
nelle onde impetuose del mare.
Sarò nella voce del vento che accarezzerà il tuo volto,
sarò nella luce delle stelle
quando guarderai il cielo,
nella malinconia della luna,
sarò nella voce del silenzio la notte.