Roccia e cristallo

Molte volte mi sorprendo di me stessa … del mio essere cristallo e roccia.
Del mio stupirmi ancora come una bambina davanti al volo di una farfalla, guardando la luna che sorge o il cielo punteggiato di magnifiche e brillanti stelle. Del sentirmi ancora Alice che segue il bianconiglio, della meraviglia che mi assale quando vedo un bimbo che gioca con una barchetta di carta o due ragazzi che si guardano negli occhi. Del credere nell’amore, quello che ti fa tremare le gambe e battere il cuore cosi forte che hai paura che si senta dal di fuori, quello che fa fremere il corpo di desiderio, quello che per vivere ha bisogno solo di verità e purezza, nulla più!! Del sentirmi felice solo respirando il profumo degli aranci in fiore, correndo in un prato di papaveri o respirando il profumo del mare. Mi sorprendo a scoprimi roccia davanti alle grosse decisioni, davanti alle brutture della vita, alle cattiverie e all’invidia, alla malattia, alle perdite anche se solo fossero state di “un’idea” o di un intenso “desiderio”, ma pur sempre perdite dolorose. Sono roccia quando penso ai numerosi chiodi arrugginiti nel mio animo, ma che non toglierò mai.
Cristallo fragile, che s’incrina quando gli sguardi, le carezze, le parole non hanno la dolcezza e l’amore che desidererei.
Roccia granitica,che resiste alle brutture dell’uomo comune.
…e già….sono roccia e cristallo……