Tutti gli articoli di Maria Fornaro

Maria Fornaro nasce a Fragagnano (TA) nel Dicembre del 1964. Sposata dal 1994, ha due figli. Laureata in Materie Letterarie all’Università di Bari, dopo un breve periodo di insegnamento e varie altre esperienze lavorative nel campo museale, si è dedicata interamente alla propria famiglia. Le piace leggere, ascoltare, discutere e mettersi in gioco. Scrive per diletto e per emozioni e pensa come Daniel Glattauer che “scrivere è come baciare, solo senza labbra, ma con la mente”.

Come coltelli taglienti

E poi ti rendi conto che bastano poche parole e i ricordi arrivano come coltelli taglienti, che non è servito a nulla riempire le ferite del cuore con le pagine ingiallite del Tempo, che il dolore non si fa cancellare, che il rumore della pioggia non consola, né il crepitio del caminetto ti riscalda. Allora ti stringi nel plaid, le ginocchia a protezione del cuore, tanto la tua anima è già rannicchiata su se stessa, ma non serve! e come la grandine fuori cade rumorosa e gela il mondo tu vorresti che il sonno arrivasse a gelare te e ti rendi conto, ancora una volta, che non sei né forte né grande, che il Tempo non ammortizza i ricordi né li rende meno vivi, che nonostante i tuoi sforzi il tuo essere forte ci sarà comunque qualcosa che riuscirà a far sanguinare le ferite che credevi, ingenuamente, di aver nascondo giù in fondo …

E succede

E succede che un giorno ti guardi e ti ritrovi Donna ma dentro ti senti ancora bambina e ti chiedi: ma quando cavolo è successo questa cosa? Perché non me ne sono accorta? E allora pensi “devo essere forte, sono grande “, ma ci sono volte in cui vorresti piangere e aspettare che qualcuno ti consoli, ti asciughi le lacrime e ti rialzi se sei caduta … ma sai che non accadrà. Ti sei diplomata, laureata, trovato lavoro, fatta una famiglia e dei figli, ma dentro sei sempre tu, guardi il mondo sempre nello stesso modo con purezza e semplicità anche se hai capito che …
Sei diventata grande e che le esperienze, le relazioni, i dolori e le gioie sono alla base di questo cambiamento. Hai capito che non ci si sveglia già grandi ma lo si diventa lentamente e che può sembrare un gioco ma non lo è, sta ad ognuno di noi farlo sembrare tale per renderlo leggero. Sei diventata grande quando il senso di responsabilità è diventato più grande dell’incoscienza. Quando ti sei sentita impotente verso una sofferenza, quando hai sentito l’ingiustizia e non hai potuto combatterla. Quando ti sei accorta che una sbucciatura non passa con un bacino e che il tradimento di un’amica/o non si risolve più con l’incrocio dei mignolini recitando “pace pace di Gesù, non lo faccio più”, ma che è tutto cosi maledettamente complicato nel mondo dei grandi. Sei diventata grande quando hai capito che non sempre si può dire la verità in faccia con franchezza e purezza di cuore. Si diventa grandi con il dolore del bimbo che vive in noi. Ma cavolo quant’è bello quando ti accorgi che quel bimbo è sempre dentro di te e tu non l’hai mai tradito. È qui e ora e morirà con te.

Il viaggio più bello

Il viaggio più bello che io abbia mai fatto è nei tuoi occhi e lì che mi perdo totalmente. Entro in punta di piedi nel tuo mondo meraviglioso, assaporo emozioni e sensazioni. Il tuo viso tra le mani, accarezzo, annuso il tuo odore e tra noi risuonano sospiri, risate, lacrime e baci e tra uno sguardo e un abbraccio spero che questo viaggio non finisca mai.

Aspetto

Mi ritrovo a cercarti
disperatamente
per azzerare le distanze.
I battiti muti
respirano 
dentro un soffio di vita.
Bagno di desiderio
ogni mia parola
ogni mio sguardo
Riempio di sospiri il mio cuore
mentre seduta sulla panchina del Tempo
aspetto.

Buongiorno

Buongiorno a chi
ha la coscienza limpida come acqua pura, a chi sa riconoscere i propri errori e chiedere scusa alle persone offese, a chi è capace di comprendere e perdonare le offese, a chi non nutre odio rancore e indifferenza o almeno ci prova, a chi non sfugge alle proprie responsabilità e ha il coraggio di guardare gli altri negli occhi ed abbassa lo sguardo solo per timidezza. A chi sa che sbagliare è umano, a chi anche oggi sentirà il vuoto della mancanza, ma sa che l’amore è più forte del vuoto. A chi si sta stiracchiando nel letto, a chi sta sorseggiando un caffè, a chi è in treno, a chi è già in piedi da ore. Buongiorno a chi alzerà lo sguardo e vedendo il Sole sorriderà, perché sa che nonostante tutto vivere è luce, è calore.
Buongiorno a tutti, ma proprio a tutti … e che la giornata inizi.

Credo che

Credo che quando si è arrabbiati non si debba parlare. Parlare con una persona arrabbiata o delusa diventa tutto un parare colpi. Credo che la rabbia faccia uscire quello che si pensa realmente, ma spero sempre che non sia così. E credo che il riflettere prima di parlare o scrivere non significa falsare la realtà di quello che si sente ma rispettare l’altra persona e se stessi. la verità non è mai da una parte sola. Credo che nessuno debba puntare il dito e che parlare sempre male faccia diventare davvero brutte fuori, tanto dentro già lo si è. Credo che la vita non la si debba sprecare con le persone sbagliate ma talvolta quelle giuste fuggono da noi e non se ne rendono conto. Credo che non serva a nulla incolparsi, immalinconirsi, intristirsi per qualcosa che si è perduto per sempre, no non serve, eppure lo si fa continuamente, perché non ci si rassegna mai. Credo che una semplice passeggiata mano nella mano sia più preziosa di un qualsiasi regalo costoso. E che sentire battere così il proprio cuore significa che si è nuovamente vivi. Credo che ognuno dovrebbe amare prima se stesso per amare chi ha di fronte. Io non l’ho mai fatto, ho solo Amato, Amato, Amato, Amato. Ma io sono anche quella che credeva la Vita le avrebbe regalato la felicità e la serenità che sognava e che forse meritava quindi probabilmente i miei credo non valgono poi così tanto …

Buongiorno

Buongiorno a chi
oggi comprerà un test di gravidanza. A chi guarderà gli occhi di suo figlio con meraviglia e dolcezza. A chi, come ogni mattina, si infilerà nel suo letto e lo coprirà di baci e coccole. A chi sentirà il distacco portandolo a scuola ma farà finta di nulla. A chi oggi vedrà i suoi primi passi e a chi si sentirà chiamare per la prima volta. Buongiorno a chi stringe al petto un figlio non suo, ma il suo cuore batte di felicità lo stesso. A chi non può più farlo e a chi non l’ha potuto mai fare, se non abbracciare la sua idea. Buongiorno a chi sa che questo dolore sarà sempre latente nella sua anima e sa che un posto nel suo cuore ci sarà sempre, anche per un figlio mai nato. Buongiorno a chi crede di vedere lo sguardo di suo figlio in ogni bambino che incontra . A chi diventerà padre o madre, sentirà il suo primo vagito e si riempirà per la prima volta del suo odore di buono, di genuino, odore d’ Amore. A chi penserà che è sola e stanca, per crescere un figlio. Buongiorno a chi pensa che avere una figlio vuol dire addio alle favole, ma è con un figlio desiderato, amato e voluto cosi tanto da darti la forza di un gigante, da farti sfidare il mondo che inizia la favola. Buongiorno a chi farà l’amore per avere un figlio, a chi ci riuscirà e a chi ci riproverà. Comunque vada anche oggi ci siamo ed anche oggi troveremo un nuovo motivo per vivere e sorridere … forse …

Mi perdono

È ora.

È ora che io perdoni me stessa.
Per non essermi amata abbastanza, per aver creduto di essere un peso. Per aver creduto di non valere.
Mi perdono per tutte le volte che ho pianto facendo diventare i miei occhi a palla. Per te stellina mai nata, non per mia scelta .
Mi perdono per tutte le volte che ci si aspettava da me qualcosa
e non sono stata all’altezza e per tutte le volte che guardandomi allo specchio non ho visto quello che volevo.
Mi perdono per il tempo passato a rimpiangere aspettare e ricordare qualcosa che volevo solo io .
Mi perdono per tutte le volte in cui non mi sono perdonata ed ho dato a me la colpa. Per tutte quelle volte che sono stata severa con me stessa e che ho preteso l’impossibile . Per aver amato tanto e per amare ancora in modo così incondizionato .
Mi perdono perché so che non potrò mai essere diversa . Perché sono il risultato di tutto questo. Una farfalla con le ali stropicciate e ruvide, ma ancora con la voglia di volare in alto.